QUANTO VALE IL TUO LAVORO?
«Non è tanto quello che hai fatto, è ciò che ha prodotto quello che hai fatto a fare la differenza.»
Mi capita di discutere con alcuni professionisti, spesso colleghi, su quale sia il reale valore del servizio che produco. In queste occasioni di confronto mi piace raccontare la storia di Pietro Orlandini, credo sia il modo più chiaro per dare l’esempio di cosa voglia dire davvero la parola “Competenza”.
C’è uno sceicco arabo che arriva col suo yacht in Italia, per andare a Montecarlo. Ad un tratto il motore va in avaria e lui è costretto a fermarsi, con il suo grandissimo yacht di 60 metri, a Genova. Una volta fermi, il capitano chiama la società che ha prodotto i motori della nave e al telefono gli dicono che, per avere il pezzo di ricambio, devono aspettare 15 giorni.
Lo sceicco arabo, arrabbiatissimo, si domanda come sia possibile che a Genova non ci sia nessuno capace di fare partire il suo yacht...
Il capitano, scendendo dalla nave, inizia a parlare con altri marinai chiedendo loro se c’era qualcuno in grado di risolvere il problema. Un marinaio si avvicina e gli suggerisce di chiamare un certo Pietro Orlandini, ormai in pensione, capace di aggiustare qualsiasi motore.
Lo sceicco, venuto a sapere dell’esistenza di questo strano signore, dice al capitano di trovarlo e di riempirlo di soldi, basta che trovi un modo per far ripartire la nave!
Pietro Orlandini viene rintracciato (un vecchietto di ormai 85 anni, stile “braccio di ferro”, molto magro e spigoloso) e arriva al porto con la sua mazzetta, un grande martello, pesante e massiccio.
Il capitano gli inizia a spiegare il problema del motore, mentre lui osserva la nave, ormai tirata su a secco, da tutte le angolazioni.
Pietro inizia a toccare un po’ sulla chiglia, dà dei piccoli colpetti con la mazzetta fino a quando, in un preciso punto, ne dà uno molto più grosso.
Ad un tratto il motore della nave riparte!
Arriva subito lo sceicco chiedendo chi sia stato a far ripartire la nave... Il comandante indica Pietro Orlandini. Lo sceicco, piacevolmente stupito, chiede a Pietro quanto vuole per questa riparazione miracolosa fatta solo un colpo secco di martello.
Pietro risponde:
“10.000€ sono più che sufficienti!”
Lo sceicco si meravigliò!
“Caspita però! Pur di non aspettare 15 giorni ero disposto a spendere qualsiasi cifra ma per un colpo di martello 10.000€ non ti sembrano tanti?
Pietro risposte:
“No no no il colpo di martello costa 1 euro, gli altri 9.999€ sono per sapere dove darlo, questo colpo di martello, e sapere quando darlo”
Il punto!?
Non è tanto quello che hai fatto ma è quello che hai prodotto con quello che hai fatto che conta!
Conta il risultato, non la fatica che hai fatto per raggiungerlo.
Sei un professionista per i risultati che produci non per la fatica che metti nel lavoro che fai.
Spesso, se non viene vista dal nostro cliente la fatica e il sudore, se non dimostriamo l’enorme impegno nel fare quel determinato lavoro, ci sembra quasi di non saper giustificare le nostre fatture.
Il punto è che a valutare la capacità di un professionista dovrebbero essere i risultati, non la fatica fatta. Poco importa quanto ci hai messo per fare quello che hai fatto, evidentemente ti sei impegnato maggiormente anni prima per studiare quella nave e per sapere dove dare il colpo.
L’importante è che tu faccia ripartire la nave… sempre.