LO SCANDALO ENRON

By Maggio 21, 2021economia-finanza

LO SCANDALO ENRON

Lo scandalo Enron è considerato probabilmente il più grande, più complicato e più celebre scandalo di contabilità finanziaria di tutti i tempi. Attraverso vari trucchi contabili, la Enron Corporation, società statunitense operante nel settore energetico, delle materie prime e di servizi, è stata in grado di ingannare i suoi investitori facendo loro credere che l'azienda andasse molto meglio di quanto non accadeva in realtà.

Al picco di Enron a metà del 2001, le azioni della società venivano scambiate ad un massimo storico di 90,75 dollari. Poi, quando l’imbroglio fu scoperto, le azioni crollarono per diversi mesi fino al minimo storico di 0,26 dollari nel novembre 2001. La cosa stupefacente di questo inganno è come sia stato possibile portarlo avanti con successo su larga scala per così tanto tempo, mentre le autorità di regolamentazione non sono riuscite a prendere provvedimenti per fermarlo. Lo scandalo Enron, insieme al caso WorldCom (MCI), ha fatto luce sul modo in cui molte aziende, all’epoca stavano sfruttando falle e scappatoie della legislazione. Ciò ha infatti portato alla promulgazione del Sarbanes-Oxley Act nel 2002, che mirava a proteggere gli azionisti rendendo le informazioni aziendali più accurate e più trasparenti.

Il metodo principale che fu impiegato dalla Enron per "truccare i propri libri contabili" era un metodo noto come contabilità Mark-to-Market (MTM). Sotto la contabilità MTM, le attività possono essere registrate sul bilancio di una società al loro giusto valore di mercato (al contrario dei loro valori contabili). Con MTM, le aziende possono anche elencare i loro profitti come proiezioni, piuttosto che come numeri reali.

Naturalmente, le aziende così sarebbero incentivate a essere più ottimiste del dovuto nelle loro previsioni, poiché ciò aiuterebbe a sostenere il loro prezzo delle azioni e incoraggerebbe più investitori ad investire nell'azienda. I valori equi sono difficili da determinare, e anche l'amministratore delegato della Enron, Jeff Skilling, trovò difficile spiegare ai giornalisti finanziari da dove venivano tutti i numeri sui rendiconti finanziari della società. Skilling dichiarò in un'intervista che i numeri forniti agli analisti erano numeri da "scatola nera", difficili da individuare a causa della natura all'ingrosso della Enron, ma assicurò alla stampa che ci si poteva fidare.

Nel caso di Enron, i flussi di cassa effettivi che risultavano dalle loro attività erano sostanzialmente inferiori ai flussi di cassa che avevano inizialmente riportato alla Securities and Exchange Commission (SEC) secondo il metodo MTM. Nel tentativo di nascondere le perdite, Enron creò una serie di società di comodo ad hoc conosciute come Special Purpose Entities (SPEs). Le perdite sarebbero state riportate secondo metodi di contabilità dei costi più tradizionali nelle SPE, ma era quasi impossibile ricollegarle a Enron. La maggior parte delle SPE erano società private che esistevano solo sulla carta. Così, gli analisti finanziari e i giornalisti semplicemente non sapevano che esistessero.

In sostanza, con lo scandalo Enron venne fuori una forte incongruenza di informazioni tra il team di gestione e gli investitori nella società. Questo successe probabilmente a causa degli incentivi personali che il team di gestione aveva ricevuto. Per esempio, molti dirigenti del C-suite sono compensati in azioni della società, così come raccolgono bonus quando le azioni raggiungono certi livelli di prezzo predeterminati. Così, Skilling e la sua squadra divennero determinati ad aumentare il prezzo delle azioni della Enron nella speranza che i loro incentivi di gestione si sarebbero tradotti in un maggiore compenso per loro. Dopo lo scandalo Enron, le aziende sono diventate molto più prudenti nei confronti del disallineamento tra obiettivi aziendali e incentivi di gestione.


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