LA TESORERIA AZIENDALE

By Agosto 30, 2021economia-finanza

In questi ultimi anni abbiamo assistito a una diversificazione e sviluppo sempre crescente delle aziende, alla creazione di un mercato sempre più globale e, per definizione stessa, sempre più competitivo.
Un elemento, questo, che ha determinato la necessità di una maggiore consapevolezza e strutturazione all’interno della compagine societaria, affinché il business resti in gioco.

Da qui abbiamo anche assistito all’insorgenza di un maggiore controllo finanziario e piani di intervento, non più affidati alle abilità personali imprenditoriali, bensì a un reparto specializzato e diversificato, soprattutto in seguito alla stipula dell’accordo di Basilea 2.

L’accordo, poiché riguardante l’implemento della sicurezza del sistema bancario ha significato un radicale cambiamento sulle valutazioni da effettuare in caso di cessione di credito.
La valutazione sarà conseguentemente basata su informazioni di tipo quantitativo (con un occhio attento sia allo storico dell’ente che, soprattutto, alla prospettiva di rischio per i mesi successivi alla valutazione), qualitativo e relazionali (va da sé che una buona reputazione bancaria e di solvenza in generale avrà un certo peso nell’assegnazione del rating) il tutto inserito in un quadro di risorse finanziarie limitate.

Emerge dunque la stringente necessità di elaborare diversi piani di intervento e valutazione, che siano a medio/lungo periodo, breve periodo, annuali e di cassa.
Dal business plan quinquennale, allo scadenzario di incasso e pagamento di fornitori e clienti che va tenuto e aggiornato meticolosamente e mensilmente, entrambi esempi di strumenti prospettici utili a prevedere e arginare emorragie finanziarie.

Elemento che coadiuva ad una più accurata previsione di tesoreria è la raccolta di informazioni circa le entrate e le uscite. Le prime possono essere a loro volta tipiche, ovvero l’incasso di fatture, atipiche o rettifiche di entrate. Analogo il caso delle uscite, che sono diversificate a seconda della destinazione ultima. Possono articolarsi in pagamenti per forniture, per servizi, per stipendi, tasse eccetera.

Una volta fatta la somma algebrica di entrate e uscite e tenute conto le liquidità necessarie per effettuare investimenti che consentano di restare operativi e competitivi nel mercato, è necessario capire da dove attingere le risorse necessarie per affrontare i costi. Due degli strumenti possono essere la monetizzazione di crediti commerciali futuri oppure lo scoperto di conto corrente.

Questi strumenti di previsione possono fare la differenza fra un business in attivo e uno prossimo al fallimento, specie con i tempi correnti. Si denota dunque l’importanza di investire nella creazione di una divisione di professionisti che possano aiutare i soci e imprenditori al raggiungimento di un equilibrio il più stabile possibile nell’amministrazione delle proprie finanze e nella gestione degli investimenti.    


 

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